MATERIALI BIOCOMPATIBILI

Ti stai chiedendo quali siano i materiali tipici della bioedilizia?

 

Di seguito abbiamo preparato una panoramica delle principali tipologie di materiali biocompatibili.

ARGILLA

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E’ la porzione più fine di un terreno, responsabile della coesione fra le varie parti che lo compongono. Per la sua struttura fisica è il legante ideale per la realizzazione di intonaci o pavimenti naturali. Avere all’interno di un’abitazione pareti in argilla significa garantire un comfort insuperabile: oltre all’elevata traspirabilità, l’argilla è il materiale con la più alta capacità di assorbimento di umidità (4 volte superiore al cemento), è inoltre in grado di catturare gli odori e di abbattere l’influenza delle onde elettromagnetiche. A questo si aggiunga una qualità estetica superlativa. Senza dubbio l’argilla e la terra cruda, costituiscono la tipologia di legante per intonaci più ecosostenibile che si possa trovare in natura. Esistono anche prodotti in argilla cotta espansa, in genere utilizzati, dato l’ottimo rapporto peso/capacità isolante, come riempimenti e alleggerimenti di sottofondi.

CALCE

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E’ uno dei materiali da costruzione più antichi, la cui durabilità è tale da poter ammirare ancora oggi manufatti in calce di oltre 2000 anni in ottimo stato. Ha numerose applicazioni ma in particolare è la soluzione migliore per la realizzazione di intonaci esterni in quanto capace di garantire resistenza agli agenti atmosferici pur avendo un’elevata traspirabilità. L’effetto estetico di finiture a base di calce, additivabili con vari tipi di inerti e pigmenti naturali, sono caratterizzate da una matericità oggettivamente superiore rispetto ai risultati ottenuti dai materiali a base cementizia o sintetica. Molta cura e attenzione deve essere fatta nella scelta del tipo di calce in funzione del tipo di applicazione e soprattutto accertarsi che non sia additivata con sostanze di differente natura come il cemento.

PAGLIA

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Insieme alla canapa rappresenta il materiale isolante sostenibile per antonomasia. Utilizzare la paglia significa infatti sfruttare un prodotto di scarto agricolo ovvero non utilizzare energie inquinanti aggiuntive per la sua produzione. In genere in edilizia viene utilizzata sottoforma di balle o balloni quali veri e propri mattoni vegetali, esistono comunque in commercio anche dei pannelli di paglia compressa. Le qualità di questo materiale sono innumerevoli: isolante termico acustico formidabile, leggero ed elastico, altamente traspirante e capace di controllare l’umidità degli ambienti; contrariamente a quello che si possa pensare inoltre i muri in balle di paglia hanno buone resistenze al fuoco che diventano ottime se associati ad intonaci. La riciclabilità del prodotto è praticamente totale.

CANAPA

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Pianta dalla crescita rapida ed abbondante per la cui coltivazione non è necessario l’impiego di erbicidi e pesticidi; in edilizia viene utilizzata sotto svariate forme: fiocchi, pannelli e materassini in fibra, pannelli e blocchi in canapolo eventualmente miscelato a calce per la creazione di veri e propri mattoni e pareti gettate in opera. Inattaccabile da insetti e roditori per la sua costituzione chimica, isolante termoacustico, altamente traspirante e capace di assorbire umidità, la canapa garantisce un comfort abitativo eccellente a dispetto del basso dispendio energetico necessario per il suo utilizzo. Alcuni prodotti in fibra vengono additi vati con poliestere per aumentarne la stabilità vanificandone però la riciclabilità del prodotto.

SUGHERO

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Deriva dalla corteccia della cosidetta Quercia da sughero a seguito della decorticazione e frantumazione. Il sughero può essere utilizzato in granuli sfusi oppure in pannelli. In quest’ultimo caso i granuli possono essere cotti al fine di sviluppare il legante naturale chiamato suberina oppure possono essere compressi con l’aggiunta di un collante la cui costituzione chimica deve essere valutata con attenzione anche se presente in piccole percentuali. Elasticità, imputrescibilità, traspirabilità ed isolamento termoacustico sono le prevalenti doti di questo eccezionale materiale che si adatta a molteplici usi quali riempimenti, applicazioni a pareti e coperture sia nei nuovi edifici sia negli interventi di risanamento.

PERLITE ESPANSA

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E’ una roccia di origine vulcanica capace di espandersi notevolmente alle alte temperature; proprio attraverso un procedimento di riscaldamento si riesce ad ottenere tale materiale, caratterizzato da una bassissima densità, dovuta all’alto contenuto d’aria nella struttura interna fatta di micro cavità. Questo le conferisce proprietà termoisolanti ed elevata igroscopicità (capacità di assorbire vapore acqueo) che la rendono particolarmente adatta per interventi di isolamento termico all’interno di edifici esistenti. E’ commercializzata sia sottoforma di pannelli sia in granuli sfusi. Come tutti i materiali di origine lapidea, pur essendo considerabile “naturale”, ha un processo produttivo che pesa nel bilancio globale dell’impronta ambientale.

VETRO CELLULARE

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Viene ottenuto attraverso l’espansione ad alta temperatura di sabbia silicea additivata con vetro riciclato e polveri minerali. Questo, come la perlite, consenta la creazione di una struttura molto porosa termoisolante la quale però è completamente impermeabile all’aria e all’acqua e pertanto adatto solo per usi esterni. Viene prodotto in blocchi e commercializzato in pannelli; esiste inoltre anche in forma granulare sfusa, derivata in realtà da un processo diverso, molto adatta per riempimenti e sottofondazioni dalle ottime capacità meccaniche e termoisolanti. Come per la perlite, il processo produttivo richiede un alto dispendio energetico, in parte controbilanciato dalla lunga vita utile del materiale e dalla riciclabilità se non accoppiato ad altri materiali di differente natura come però spesso avviene.

SILICATO DI CALCIO

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Prodotto in pannelli o lastre, dalla miscelazione di calce idraulica, sabbie silicee e cellulosa, è un materiale in putrescibile, dall’elevata resistenza all’umidità molto adatto quindi, come la perlite, per interventi di risanamento all’interno di edifici esistenti. Anch’esso ha un processo produttivo piuttosto energivoro e a fine vita può essere considerato, se opportunamente separato dal resto, quale inerte riutilizzabile.
Occorre però fare attenzione a non confondere questo prodotto con i pannelli in idrati di silicato di calcio, seppur abbiano un nome simile infatti, vi sono differenze sostanziali: in particolare questi ultimi contengono anche cemento ad altri additivi idrofobizzanti, infatti vengono comunemente chiamati calcestruzzi cellulari porizzati o autoclavati.

SCHIUMA MINERALE

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Ha composizione e processi produttivi simili al calcio silicato; in genere utilizzata sottoforma di pannelli costituiti in sostanza da calce, sabbia ed aria racchiusa nella struttura cellulare ad alta porosità, sono privi di additivi o fibre tossiche. Ideali per interventi di risanamento interno e, se opportunamente idrofobizzati, per isolamento esterno di facciate; hanno una grande capacità di regolare l’umidità degli ambienti senza subire deterioramento o riduzione delle capacità d’isolamento. Possono essere utilizzati anche per interventi di protezione antincendio data la loro elevata resistenza al fuoco.

FIBRA DI LEGNO

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Realizzata dagli scarti di segheria del legno di conifera, sfruttando la capacità collante della lignina, ovvero una resina contenuta nello stesso legno e sprigionata con l’aggiunta di acqua e solfato di alluminio. Le fibre così ottenute vengono pressate in pannelli, a volte additivandole con altre sostanze per l’acquisizione di proprietà idrorepellenti e autoestinguenti. La produzione determina un discreto dispendio energetico e potenziali problemi di smaltimento se l’acqua utilizzata non è all’interno di un ciclo chiuso. Il materiale è riciclabile e riutilizzabile, mentre è compostabile solo se non additivato con sostanze sintetiche nel qual caso deve essere smaltito in discarica. Le proprietà fisiche sono notevoli: isolante termoacustico, stabile e permeabile al vapore è inoltre caratterizzata da un’elevata inerzia termica che la rende indicata anche per isolamenti dal caldo estivo.

CELLULOSA

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Ottenuta generalmente dal riciclo di carta da giornale, viene utilizzata in edilizia sottoforma di fiocchi insufflati o di pannelli con scopi prevalentemente di isolamento termico. Deve essere additivata con sali di boro al fine di farle acquisire capacità ignifughe, questo rende problematico lo smaltimento in discarica mentre il riciclo o il riutilizzo è piuttosto agevole. Il processo produttivo è comunque caratterizzato da un basso dispendio energetico e da un basso impatto ambientale. Oltre alle capacità termo isolanti garantisce buone proprietà acustiche, igroscopicità e traspirabilità.

LANA DI PECORA

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Materia prima evidentemente rigenerabile, la lana di pecora viene utilizzata sciolta, in rotoli o in pannelli. Oltre ad avere ottime proprietà termoisolanti e fonoassorbenti, è notevole la sua capacità di assorbire grandi volumi di umidità e quindi garantire un controllo igrometrico degli ambienti dove è inserita evitando fenomeni di condensa. Deve essere trattata con sali di boro al fine di renderla inattaccabile da parassiti, pertanto nel caso di riciclo, tali trattamenti devono essere ripetuti; questo purtroppo vanifica la compostabilità del prodotto. Nonostante il basso dispendio energetico particolare attenzione deve essere posta nella provenienza della materia prima in quanto spesso gli ovini vengono allevati in modo intensivo con l’uso di pesticidi. Sono infine da evitare prodotti trattati con il cloro poichè dannosi in caso di incendio.

IL MATERIALE PIU’ ADATTO….?

E’ opprotuno tenere presente che di tutte queste tipologie esistono oramai sul mercato diversi specifici prodotti commerciali con caratteristiche simili ma non identiche

Per scegliere il più adatto, è necessario fare un’analisi declinata al caso specifico.

Per rendere la scelta più personalizzata possibile, abbiamo messo a punto dei test individuali, che ci consentono di valutare se un determinato materiale sia in risonanza con l’equilibrio psicofisico del proprio corpo o meno.

Vuoi saperne di più sui nostri test individuali per la scelta dei materiali?

Scrivici!!