Il riscatto della terra cruda
“In principio era il verbo”…..e l’argilla, potremmo dire…
Senza dubbio infatti, il primo materiale da costruzione che l’uomo primitivo plasmò, fu la terra.
Inizialmente ignaro delle tante proprietà di questo dono di Madre Natura, fece di necessità virtù e per millenni, con varie tecniche via via sempre più complesse, la terra cruda costituì l’habitat ideale di molte civiltà.
Poi, ai giorni nostri, vennero l’industria, il cemento e la petrolchimica, che resero tutto più semplice e, apparentemente, migliore.
L’argilla quindi venne soppiantata da materiali edili “moderni” e, forse di nuovo inconsapevolmente, gli edifici persero alcune importanti proprietà che, ripetiamo, questo materiale consente di ottenere.
Ma quali sono le proprietà dell’argilla?
Le proprietà dell’argilla in edilizia
Volendo fare un breve e non completo elenco, possiamo affermare che l’argilla:
- assorbe fino a 3 volte la quantità di umidità che assorbe il cemento;
- accumula il 30% in più del calore che accumula l’argilla cotta (garantendo freschi gli ambienti in estate);
- è 3 volte più traspirante del cemento;
- è antistatico (abbatte il pulviscolo areodisperso) e antibatterico (ostacola le muffe);
- assorbe, insieme al vapore acqueo, gli odori presenti negli ambienti (utile in cucina);
- ha capacità di schermare l’inquinamento elettromagnetico.
Tutte qualità che si orientano verso una garanzia di benessere abitativo elevato che, come se fosse poco, vanno ad aggiungersi alla totale ecososteniblità.
Un semplice intonaco in argilla infatti, così come un mattone in terra cruda, non costituisce rifiuto ma, al contrario, a fine vita potrà essere semplicemente smaltito, perché no, nell’orto dietro casa!
E in termini di qualità estetica e architettonica, la terra cruda come se la cava?
Tranquilli, utilizzare questo materiale non significa abitare in in una grotta. L’argilla può essere rivestita e intonacata con qualsiasi colore, l’importante è abbinarla a finiture traspiranti e naturali, per mantenere tutti i suoi benefici.
Il processo di cambiamento verso una nuova consapevolezza è ormai in atto, e anche nomi altisonanti del monto dell’architettura sembrerebbero prenderne parte.
Tra i più recenti esempi troviamo il progetto Tecla, sviluppato dallo studio MCA dell’arch. Mario Cucinella e dalla sua School of Sustainability insieme a Wasp (azienda italiana di stampa 3D). Un’ abitazione interamente creata con materiali riutilizzabili e riciclabili, in particolare l’argilla, raccolti dal terreno locale e assemblati sul posto con stampante 3d. L’obbiettivo è quello creare un modello circolare per dare la possibilità a tutti di avere una casa in tempi brevi, costi ridotti ma anche di elevata qualità abitativa.
Anche il più famoso architetto italiano contemporaneo, Renzo Piano, ha raccolto la “sfida” lanciata da Emergency per la progettazione (svolta assieme a TAMassociati) di un ospedale in Uganda costruito con muri in pisé, utilizzando terra cruda battuta all’interno di casseforme, secondo una tecnica antichissima reinterpretata in chiave moderna.
Quindi, chi oggi avesse intenzione di costruire la propria casa, o ristrutturarne una esistente, ed è orientato ad ottenere il massimo beneficio in termini di comfort abitativo, salubrità e biocompatibilità, dovrebbe a nostro giudizio prendere in considerazione l’utilizzo della terra cruda, il più antico e dimenticato materiale naturale che, fortunatamente, sembra destinato ad avere una nuova e nobile vita.